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Alla scoperta di Scigliano

Scigliano, circondato da boschi, vanta storiche meraviglie come il ponte "d'Annibale" del 131-121 a.C., resti di un castello del 1100 D.C., e antichi palazzi. I boschi attraggono amanti dei funghi e rievocano mulini ad acqua.


Descrizione

Scigliano, circondato da boschi, vanta storiche meraviglie come il ponte "d'Annibale" del 131-121 a.C., resti di un castello del 1100 D.C., e antichi palazzi. I boschi attraggono amanti dei funghi e rievocano mulini ad acqua.

Oltre alle numerose chiese da visitare, è possibile immergersi totalmente nella natura.

Immerso in verdeggianti boschi Scigliano è un luogo dove si possono godere tutti i benefici che la natura offre. Qui si ha un contatto diretto con la natura, l'aria è sempre fresca e pulita e l'acqua che sgorga da sorgenti naturali viene incanalata verso diverse fontane pubbliche distribuite per il paese.

Dislocati nei boschi e vicino ai fiumi (Scigliano si trova in mezzo tra il fiume Savuto ed il torrente Bisirico) si possono trovare delle aree attrezzate dotate di barbecue dove i può fare sia un pic-nic sia cucinare all'aperto. Una di queste aree attrezzate si trova in prossimità del fiume Savuto accanto ad un'antico ponte di epoca romana che è uno dei ponti più antichi d'Italia ed é monumento nazionale.

A questo ponte si da il nome di: "d'Annibale" o  "di Sant'Angelo".

Il primo nome è da attribuire all'antico condottiero di epoca romana, detto il cartaginese. La tradizione popolare crede che con le proprie truppe lo abbia attraversato, anche se ciò non è dimostrato.

Il secondo nome è dato dalla vicinanza della chiesetta di Sant'Angelo che si trova a pochi metri sul lato destro del ponte, qui sempre secondo la tradizione popolare, il santo sconfisse il diavolo il quale, per rabbia, tirò un calcio alla spalla destra del ponte provocandone una grossa lesione (tra l'altro recentemente ricucita da una opera di restauro e consolidamento).

Di certo si sa che questo ponte fu costruito nel periodo che va dal 131 al 121 a.C. Infatti in questo periodo l'imperatore Tiberio Gracco fece costruire l'antica via Popilia, di cui il ponte fa parte, che collegava l'attuale Reggio di Calabria a Capua. A conferma del periodo di costruzione nel 1961 in concomitanza con un'opera di consolidamento si prelevò del materiale calcareo e si fece analizzare ottenendo come risultato che tale materiale aveva un'età superiore ai 2000 anni.

Questo ponte largo 3,45 metri  alto 11 metri e lungo circa 25 metri, è costruito ad una unica volta con due archi concentrici. Completamente costruito a secco con pietra di tufo rosso calcareo, proveniente da una cava non molto lontana, da oltre 2000 anni sfida le intemperie e le piene del fiume presentandosi a noi ancora perfettamente percorribile.

Questo assieme al ponte Fabricio dell'isola Tiberina (69 a.C.) ed al ponte Emilio (179 a.C.) è uno dei più antichi ed importanti d'Italia.

Sulla collina che sovrasta la frazione di Diano nei pressi di un'altro spazio verde attrezzato si trovano i resti di un antico castello che da fonti storiche risale circa all'anno 1100 D.C. quando l'imperatrice Costanza ordinò la costruzione di due castelli uno a Scigliano ed uno a Nicastro. La scelta di Scigliano per la costruzione del castello non fu casuale. Questa posizione detenuta da Scigliano sulla collina che dominava la valle del Savuto fino al mar Tirreno, a meta strada tra Cosenza e Catanzaro era strategicamente molto importante. Attualmente è in progetto una campagna di scavi per riportare alla luce tutto ciò che nel corso degli anni la terra ha coperto.

Sul versante est a valle di Scigliano scorre un torrente: il Bisirico. Questo torrente divide la collina su cui è adagiato il paese da altre completamente ricoperte da castagni che ci forniscono un'aria fresca e salutare. Tali boschi nel periodo autunnale sono la meta preferita di molti appassionati cercatori di funghi. Lungo questo torrente si trovano un tempo una decina di mulini ad acqua. Questi sfruttando la forza idraulica dell'acqua azionavano delle grandi mole di granito che macinavano i cereali dei contadini che coltivavano i terreni circostanti. I mugnai che lavoravano in questi mulini dovevano essere degli abili artigiani visto che sapevano regolarsi dell'andamento della molitura dal semplice tatto del prodotto. Inoltre, erano loro stessi che realizzavano le mole e le risistemavano quando cominciavano a levigarsi. Si è realizzato da poco in questa zona un sentiero molto bello e suggestivo, il cosiddetto "Percorso Naturalistico delle Timpe" vista la vicinanza con la chiesa.

Passeggiando per le vie del paese, è facile ammirare antichi palazzi, testimonianza della grandezza che nell'arco degli anni Scigliano aveva raggiunto, molti dei quali ancora in ottimo stato. Ognuna delle nostre frazioni ha un centro storico, ciò evidenzia il fatto che Scigliano ha una storia molto antica. Si possono ammirare infatti palazzi dai magnifici ingressi preceduti da grandi portoni circondati da archi con impressi gli stemmi delle famiglie.

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