Descrizione
Scigliano annovera, nel corso dell’anno molti appuntamenti, essendo numerose le feste religiose che si celebrano nel paese; la più importante è sicuramente il 19 marzo, dedicata a San Giuseppe, patrono di Scigliano.
Questa giornata inizia con la celebrazione della Messa al termine della quale si svolge una processione con la statua del Santo che attraversa tutte le strade della frazione di Diano.
In questa ricorrenza si svolge una fiera molto caratteristica di piante fruttifere e di sementi ortive: sono vendutissime in particolar modo le "cipolline" di San Giuseppe, una varietà di cipolle locali molto ricercata ed apprezzata in tutto il circondario.
Il 13 giugno si celebra la festa di Sant’Antonio nelle frazioni di Lupia. La festa è preceduta dalle tredicine, cioè recite del rosario e litanie nelle chiese dedicate al Santo, per la durata appunto di 13 giorni. Al temine della celebrazione eucaristica, si svolge la processione; pomeriggio e sera sono allietati da giochi popolari, complessi musicali e fuochi pirotecnici.
L’appuntamento più atteso è quello della seconda domenica di luglio quando si celebra la festa in onore della Madonna di Monserrato.
E' una ricorrenza molto sentita da tutti gli sciglianesi infatti la processione si svolge coinvolgendo tutte le frazioni. Alla festa di stampo tipicamente religioso è abbinato un turbinio di colori e suoni; infine per i palati più golosi come vuole la tradizione vi è l'assaggio del cotto, ovvero dello spezzatino fatto con carni varie condito con sugo di pomodoro e aromatizzato con il tipico peperoncino piccante di Calabria. La festa si conclude con i caratteristici fuochi pirotecnici.
Il periodo estivo è per Scigliano particolarmente ricco di appuntamenti musicali, culturali, sportivi, ricreativi e anche religiosi. Tutte le frazioni riprendono dinamismo e vivacità anche per l'arrivo dei turisti e per il ritorno di molti emigranti.
Il 16 luglio si festeggia la Madonna del Carmine a Petrisi e Traversa. Un tempo questa festa era meta di pellegrinaggio votivo: protagonisti erano i verginelli o le verginelle, che per voto andavano a piedi da una frazione all’altra, con un cuscinetto e una corona di spine sul capo, percorrendo diversi chilometri, per chiedere qualche grazia alla Madonna del Carmine.
C’erano anche coloro che, essendo impossibilitati a farlo di persona, assoldavano dei volontari, in particolare dei bambini che espiavano loro i voti dietro il pagamento di un compenso in moneta.
Durante tutto il mese di agosto si evolve la cosiddetta Estate Sciglianese, organizzata dall'aministrazione comunale. Si passa da serate musicali a serate dedicate al teatro attraverso rappresentazioni teatrali. La serata più importante di questa manifestazione è la Notte Bianca, chiamata oggi Notte degli Artisti, in quanto rispetto al passato la partecipazione all'evento è da parte di più professionisti che si esibiscono lungo un percorso nel centro storico di Calvisi per poi concludere in piazza Carmine Golia.
Nel pieno dell’estate, il 15 di agosto, nella frazione di Lupia, si svolge la festa in onore dell’Assunta.
Questa Madonna e molto venerata sia dagli sciglianesi residenti sia da quelli che sono emigrati all’estero, nonché da molti abitanti del circondario: la chiesa e, infatti, meta di pellegrinaggi votivi; molti bambini ancora oggi, durante lo svolgimento della quindicina (novenario serale di durata quindicinale), sono vestiti con appositi sai e portati in chiesa per ringraziare la Vergine per grazia ricevuta o per formulare richieste votive. La processione, un tempo si svolgeva procedendo con I’incanto della statua della Madonna, che consisteva nel far portare a spalla la pesantissima statua solo a coloro che offrivano le maggiori quantità di grano.
La penultima domenica d'agosto si celebra un’altra festa religiosa di richiamo popolare: la Madonna delle Timpe, nella frazione di Diano.
Questa volta la statua della Madonna è portata in processione dalla sua sede a quella della Chiesa Madre di Diano e viceversa.
E' detta delle timpe perché la statua si trova nell’omonima chiesetta fatta edificare in questa zona fortemente impervia per grazia ricevuta da un cavaliere il quale inseguito da minacciosi briganti si smarrii.
La chiesa si trova infatti su strapiombi scoscesi e di difficile accesso (detti timpe), il cui tratto terminale per accedervi si percorre solo a piedi.
Si faceva ricorso alla Madonna delle Timpe quando i raccolti erano minacciati dalla siccità, non pregandola ma canzonandola con un nomignolo: "a Ventulera".
Il 29 settembre, sul fiume Savuto, nei pressi del ponte conosciuto anche con il nome di Sant’Angelo, nella chiesetta dedicata al Santo, si svolge la festa di Sant’Angelo con la sagra della capra in cui avviene la preparazione del famoso cotto a base di carne di capra, patate e pomodoro, la cui bontà è strettamente legata ai segreti della ricetta.
E' questa una festa popolare che attira un gran numero di buongustai e di amanti della buona cucina casereccia, che non disdegnano un buon bicchiere di vino per accompagnare degnamente i pasti, (l’acqua fa mala, ’u vinu fa cantara), una manciata di olive, del buon salame locale e del pane casereccio, magari del pane ’ndiano fatto con la farina gialla di granturco.
In questa occasione si svolge anche una fiera di bestiame, che un tempo era molto più affollata di oggi, sia di acquirenti sia di venditori: non era raro incontrare sulle strade di accesso alla Chiesetta di San Angelo, che un tempo erano delle vere e proprie mulattiere, file interminabili di animali di ogni genere cui bisognava necessariamente cedere il passo.
Seguono poi altre feste religiose come quella di Santa Lucia, che si celebra in dicembre o come quella di San Rocco, i cui svolgimenti sono però del tutto simili a quelli gia descritti.
Infine a Natale nelle piazze di tutte le frazioni sono allestite gigantesche “fochere”, vanto dei giovani che si prodigano nella raccolta di legna.
La festa religiosa e ricordata con la rappresentazione dei presepi allestiti nelle chiese. Un altro appuntamento particolare e quello gastronomico della sagra del dolce che si svolge con la preparazione di dolci fatti con antiche ricette popolari e tradizionali tipiche della pasticceria sciglianese: le grispelle (ciambelle fritte da consumare calde), i turdilli (pasta da dolci impastata con vino, fritta e cosparsa di miele), le chinulille (una specie di ravioloni zuccherati ripieni di ricotta), le scalille (dolci fritti la cui pasta tagliata a bastoncini, e conformata sulle verghe di un crivello che da ad essi la figura di una scaletta) ecc.
Ad allietare le notti festive del periodo natalizio contribuiscono gli strinari, allegre brigae di giovani che girovagano per il paese, intonando versi augurali fermandosi presso amici e parenti che offrono loro da mangiare e da bere.
Come di consuetudine da ormai più di 10 anni, nel periodo natalizio viene allestino il Presepe vivente nell'antico e suggestivo borgo di Diano. All'evento partecipa la maggior parte della popolazione sciglianese; ognuno interpreta un ruolo e fa parte di una postazione. L'evento ormai viene seguito da migliaia di persone che ogni anno, nei giorni di apertura al pubblico, si recano a Scigliano. Sicuramente è da non perdere!